Sullalbero rispetta l’ambiente. “L’ambiente non è solo spazio. È relazione. Ecologia non è solo rispetto dello spazio, ma consapevolezza e rispetto delle relazioni tra umani e tra umani e natura”.
Sullalbero rispetta l’albero
I nostri sistemi di ancoraggio e appendimenti non impediscono o limitano il flusso della linfa e quindi non sono un pericolo per la salute degli alberi. Ovviamente, tutte le azioni umane portano uno stress all’albero. Il nostro compito è quello di limitare al minimo questo stress fino a renderlo irrilevante per la pianta. Per questo siamo scrupolosi nell’analisi della pianta prima di costruire.
Le nostre strutture sono rispettose delle piante che le ospiteranno, le dimensioni e l’altezza della struttura sono progettate e dimensionate per essere in simbiosi con la vegetazione di quella specifica area.
Sullalbero utilizza solo legno proveniente da riforestazione.
Il legname grezzo utilizzato per la realizzazione delle nostre strutture proviene da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. Perché la Natura è il nostro strumento, ci siamo impegnati fortemente per l’ambiente, attraverso azioni concrete: progettiamo le nostre strutture per integrarsi perfettamente in ogni paesaggio, rispettando l’ecosistema del luogo. Usiamo sistemi di fissaggio e ancoraggio alla pianta che preservano la loro naturale crescita. Il controllo delle piante che ospiteranno la struttura sarà fatto da un Agronomo prima di ogni costruzione e le potature, se necessarie, di preparazione saranno eseguite da periti agrari specializzati in potature con anni di esperienza.
Il nostro impegno è quello di costruire strutture nel rispetto della natura e degli alberi. Si tratta di un atto di rispetto e civiltà, un modo di vivere e lavorare in maniera più responsabile.
Il rispetto dell’ambiente e, di conseguenza, la riduzione dell’impatto ambientale sono diventati temi che, negli ultimi decenni, hanno interessato via via tutte le attività dell’uomo, affinché le generazioni future possano godere dell’ambiente che ci circonda nello stesso modo in cui lo hanno fatto quelle passate. Dunque, anche l’architettura contribuisce a questo scopo mediante una progettazione orientata all’utilizzo di materiali e processi produttivi ecosostenibili e biocompatibili.
Questo modo di fare architettura viene detto bioarchitettura o bioedilizia.
Tra i materiali che gli architetti utilizzano per fare bioarchitettura troviamo il legno, in particolare, oggi, il legno lamellare, proprio perché risponde pienamente alle richieste di questa nuova architettura. .
Ecosostenibilità
Si tratta di un processo che promuove lo sviluppo economico salvaguardando la salute dei singoli, della società e dell’ecosistema, senza sprecare risorse.
Utilizzare il legno come materiale da costruzione diviene una scelta naturale per una edilizia sostenibile.
Infatti i principi generali su cui essa si basa sono:
- l’utilizzo di materiali rinnovabili, traspiranti e gradevoli al tatto;
- la riduzione del consumo di energia in tutte le fasi del ciclo di vita dell’edificio: produzione, trasporto, costruzione, esercizio e smaltimento);
- la minimizzazione dell’impatto su suolo, acqua ed aria in tutte le fasi del ciclo di vita della struttura, rendere facili le rimozioni, sostituzioni o integrazioni.
Il Legno Lamellare nella Bioarchitettura
Il legno lamellare pur essendo un prodotto trasformato rispetto al materiale di origine, viene considerato biocompatibile perché le sue caratteristiche sono riconducibili a quelle del legno massiccio. L’unica incompatibilità è rappresentata dalle colle che comunque sono utilizzate in modesta quantità, e che ultimamente, grazie alla ricerca, sono state sostituiti da quelle a base di urea.
I prodotti a base legno, infatti, soddisfano pienamente i 4 principi della bioedilizia:
- ridurre l’impiego di energia in tutto il ciclo di vita della struttura;
- ridurre il consumo di risorse non rinnovabili;
- minimizzare l’inquinamento dell’ambiente abitato e i possibili danni alla salute degli occupanti.
L’Istituto Nazionale di Bioarchitettura (INBAR) riconosce:
- il legno lamellare in edilizia come prodotto valido per tecnica di produzione, rispetto ambientale ed eco compatibilità;
- che il legno lamellare offre caratteristiche di resistenza strutturale maggiori rispetto alla stessa quantità (mc) di legno massiccio;
- che le tecniche di produzione del legno lamellare privilegiano specie autoctone a rapido accrescimento;
- il progressivo superamento delle riserve, un tempo esistenti su colle e vernici, grazie l’introduzione di nuovi prodotti.
Un confronto a vantaggio del legno
Come sintetizzato nella figura a lato, materiale naturale e rinnovabile,trasformabile con bassi costi energetici, il legno è di gran lunga preferibile agli altri materiali da costruzione per l’edilizia, a tutto vantaggio per l’ambiente e per il risparmio energetico. È ormai risaputo che la concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera che nel 1900 era di 290 parti per milione, ai giorni nostri è arrivata a 360 parti per milione, superando le soglie di rischio per l’ambiente. L’aumento di Co2 nell’atmosfera legato alle diverse attività umane, è infatti responsabile al 50% dell’effetto serra. Gli alberi con la loro crescita rilasciano ossigeno e assorbono grandi quantità di anidride carbonica. In un metro cubo di legname c’è la stessa quantità di CO2 di un milione di metri cubi di aria.
Il legno è l’unico materiale per edilizia che assorbe anidride carbonica.
Il legno lamellare:
Caratteristiche
È un prodotto industriale
- Ha una portata dell’ 80% superiore a quella del legno normale;
- Viene prodotto stratificando e incollando singole tavole di legno essiccate artificialmente;
- È un materiale stabile e privo di fessurazioni
Resistenza al fuoco
Benché si tratti di un materiale infiammabile, il legno lamellare ha un’eccellente resistenza al fuoco, carbonizza in modo omogeneo, in quanto non presenta fessure e crea uno strato protettivo che ritarda la propagazione della fiamma verso l’interno. La combustione causa una riduzione nel materiale ma non il peggioramento delle caratteristiche meccaniche.
Ecologia
La tutela dell’ambiente in questi anni è al centro dell’interesse pubblico. Proprio l’utilizzo del legno lamellare è uno dei metodi più efficienti. E’ un materiale ecologico e rinnovabile, la cui lavorazione inquina l’ambiente in misura minima rispetto a molti altri materiali.
Al contrario: l’impiego del legno lamellare il rimboschimento delle foreste, un fattore fondamentale per il mantenimento dell’ecosistema bosco e garantire di conseguenza un maggiore ossigeno al pianeta, elemento fondamentale di sopravvivenza di qualsiasi forma di vita.
Legno lamellare è materiale da costruzione prefabbricato, la cui materia prima è il legno tagliato in assi (lamelle) di limitata larghezza e lunghezza, sovrapposte e legate tra loro mediante collanti ad alta resistenza, in modo da dare origine a elementi di forma e dimensione prestabilita.
Il legno lamellare è un modo nuovo di usare un materiale antico quanto la storia abitativa dell’uomo.
L’impiego del legno lamellare, come materiale ed elemento strutturale, trova sempre più spazio e credito nel settore costruttivo offrendo possibilità alternative e concorrenziali, soprattutto nel settore di strutture a grandi luci e dimensioni (le dimensioni sono solo condizionate dai limiti imposti dal trasporto) e in quello della ristrutturazione (si fa presente che la maggior parte delle costruzioni nei centri storici ha l’orditura dei solai e dei tetti realizzata in legno).